Castel d’Aviano, 26 aprile 2025 _ Avvincente e spettacolare, rispettoso ed esaltante. Quattro aggettivi per l’Artugna Race che oggi ha deliziato gli appassionati di fuoristrada sugli sterrati di Aviano, Budoia e Polcenigo. Dopo il rinvio di un mese si è corso finalmente l’Italian Baja di Primavera 2025 che ha osservato un’ossequiosa sospensione durante le esequie di Papa Francesco.
La corsa ha avuto come protagonista principale e indiscusso Manuele Mengozzi, al suo terzo centro consecutivo nella sfida organizzata dal Fuoristrada Club 4x4 Pordenone. Il driver forlivese, navigato dall’udinese Elisa Tassile su Toyota Hilux Overdrive, ha segnato il miglior tempo in tutti e quattro i passaggi sul settore selettivo di 27 chilometri.
Ottima la gara anche dell’altro romagnolo Andrea Schiumarini, secondo assoluto con un muscoloso Century Racing a trazione anteriore, difficile da gestire sulle stradine strette e nelle inversioni.
Exploit inaspettato ma convincente del giovanissimo portogruarese Kevin Manocchi (17 anni e patente B1) su Yamaha Yzx 1000R, terzo assoluto precedendo piloti esperti e solidi come il bicampione italiano Alfio Bordonaro, primo dei conduttori Suzuki davanti ad Emilio Ferroni. Sesto posto per il mantovano Alessandro Trivini Bellini su Can Am Maverick, settimo Michele Manocchi (padre di Kevin) con un altro Yamaha, ottavo Marco Zini su altro Can Am. Peccato per l’ungherese Miklos Trebitsch su Bedu Pro X3, solo nono a dispetto di tempi eccellenti causa penalità per plurimi sforamento dei limiti nelle zone a velocità controllata. Chiusura di topten per Fabio Samsa, sessantenne triestino strafelice del risultato al suo tardivo esordio agonistico con un Toyota Hilux. Splendido debutto nel cross country pure per il pordenonese Enrico Zille, undicesimo su Suzuki New Grand Vitara e primo del Gruppo T2 (derivati di serie).
In coda hanno corso i veicoli TH (scaduta omologazione) che quest’anno hanno un campionato italiano assoluto loro riservato. Il rodigino Mauro Cantarello (Bmw X3) si è imposto di misura su Filippo Andreetto e con margine su Stefano Moro (entrambi Mitsubishi Pajero). Partite per prime, le vetture da rally moderne e storiche, con trofei dedicati, hanno dato spettacolo di agilità e controsterzo sul fondo sterrato compatto. Tutti pordenonesi i piloti. Andrea De Luna sulle stradine di casa è andato a razzo su tre delle quattro prove (nel terzo giro gli si è spenta la macchina) e ha battuto Alberto Carniello (entrambi su Skoda Fabia) comunque ottimo rivale. Tiziano Bressan (Honda Civic) e Alessandro Prosdocimo (Ford Escort Rs) si sono divertiti un sacco con le rispettive vetture, per il tripudio di amici e tifosi.
La diretta della gara (SS2 e SS4) andata in onda su Aci Sport TV (canale 228 di Sky – 52 TivùSat – www.acisport.tv ) è stato un riuscito esperimento per l’Italia Baja dal 3 al 5 luglio prossimi che sarà di nuovo teatro della Coppa del Mondo FIA.
SS1. L’inizio gara tiene fede ai pronostici di quelli che la sanno lunga. La pioggia ha reso viscido il tracciato, esaltando chi ha dimestichezza nei traversi. Tra le vetture da rally primeggia De Luna in 19’09’’7, Carniello a 17’’7, rivali su Skoda Fabia. Fa un’altra gara Bressan con l’Honda Civic però si diverte, mentre cede il tirante dello sterzo sulla Ford Escort di Prosdocimo che resta bloccato, prende doppia penalità e non guarderà più il cronometro. Va peggio a Stefano Miotto su Renault Clio, si schianta un semiasse e rompe il cambio, gara finita. Entrano in scena i cross country e Mengozzi con il Toyota Hilux Overdrive timbra in 20’48’’6, sorpreso di trovarsi l’ungherese Trebitsch su Bedu Pro X3 a 12’’4 e Kevin Manocchi su Yamaha Yzx 1000R a 57’’5. Oltre il minuto, invece, Schiumarini quarto a 1’03’’3 con l’ingombrante Century Racing C6, e Bordonaro a 1’06’’0 con l’immortale bolide giallo Suzuki Grand Vitara. Deluso Codecà, ko il motore del suo Vitara quattro porte. Nel T2 miglior tempo di Emanuele, pure su Vitara, in 23’42’’5; nel TH lo firma Gazzetta con il Suzuki Jimny in 24’01’’4. Disavventura per Ananasso-Sbaraglia che capotano in un canale e faticano a uscire a testa in giù dal Vitara, ma è solo spavento.
SS2. Si riparte dopo la sospensione per le esequie di Papa Francesco. Comparso il sole, il tracciato è più asciutto e scorrevole. De Luna fa 18’29’’4, Carniello a 19’’4. Bressan anticipa di 8’’2 Prosdocimo che si da spettacolo scodando a ogni piega. Abbassa anche Mengozzi a 20’17’’3 e c’è sempre Trebitsch in scia a 29’’5. L’ungherese però becca 7’ di penalità per sforamenti nei tratti a velocità controllata e nell’assoluta schizza indietro al 12. posto. Così il terzo parziale di Schiumarini a 32’’2 vale il secondo provvisorio a 1’36’’5 dal leader. Terzo Manocchi junior che cede 45’’1 in prova e 1’52’’6 nella generale. Bordonaro quarto assoluto a 2’20’’9 ha sofferto forte di frizione. Sono quattro gli ssv nella top ten provvisoria, chiusa dalla Mini di Borsoi a oltre 5’, tenace oltre i problemi del suo mezzo potente e delicato. Impara in fretta Zille su Vitara, migliore del T2 in 23’13’’0. Cantarello su Bmw X3 fa 23’08’’5 nel TH dove passa al comando Grossi su Land Rover Defender con Andreetto junior secondo a 30’’1.
SS3. Carniello piazza un graffio rally in 18’27’’9, si silenzia un attimo la Fabia di De Luna che perde 21’’9. Tra Bressan e Prosdocimo divario esiguo e costante. Non molla nulla Mengozzi che lima ancora: 19’57’’7, Schiumarini a 25’’1, Manocchi junior a 48’’5, Ferroni a 54’’4 e Trebitsch a 56’’2. Il resto sgranato oltre il minuto e Zille nono di frazione a 1’45’’3. Nella generale Mengozzi con ampio margine su Schiumarini che invece si ritrova Manocchi a 29’’5 e la piazza d’onore rimane in bilico. Bordonaro resiste quarto e si tiene Zini quinto distante oltre un minuto, comunque nulla è deciso. Arranca Luchini, il suo Suzuki ha il cambio in panne e si ritrova ultimo a distanza siderale per le penalità come da regolamento. Stavolta nel TH il più veloce è Andreetto junior in 23’01’’8 che si porta in testa, ottimo Moro di frazione a 8’’4. Grossi, terzo tempo, lascia per campi 14’’4 e passa secondo di Gruppo a 4’’3.
SS4. De Luna beffa Carniello di 0’’3 nell’ultimo crono, il trofeo rally è suo con totale di 1:14’59’’5. Bressan chiude terzo di gruppo e primo delle due storiche davanti a Prosdocimo. Nessuna incertezza né calo di concentrazione: Mengozzi segna 19’44’’7 e chiude primo di cross country con un totale di 1:21’18’3. Trebitsch a 4’’5 mostra i muscoli ma la zavorra delle penalità lo relega nono assoluto. Schiumarini è terzo di settore a 45’’9, ma il secondo gradino del podio è suo con distacco di 2’37’’5. L’ultimo passaggio esalta il manico di Bordonaro a 48’’0 (primo dei conduttori Suzuki), Ferroni a 52’’5 e Borsoi a 59’’0, finalmente con il piglio giusto. Però è Manocchi baby prodigio (17 anni!) che nell’ultimo settore non forza, cede 1’00’’1 e ottiene il sigillo del podio, terzo assoluto a 3’21’’2. Metà dell’ultima topten è di side by side, quindi è indovinata la nuova formula tricolore che li mette in gioco alla pari con i veicoli cross country rally. Zille non si stupisce di un ottimo 21’31’’9 e del suo totale di 1:32’58’’7, undicesimo assoluto e primo del T2 davanti a Emanuele e Abeniacar, tutti e tre su Vitara. Cantarello rigraffia in 22’16’’2 e chiude primo del TH in 1:33’48’’3 che quest’anno si è finalmente meritato lignaggio di tricolore assoluto e indipendente. Grossi a 17’’9 e Andreetto junior a 20’’4 sono degni compari sul podio.
Ufficio stampa Italian Baja
foto M-Zuin