Italian Baja 2014


Prima tappa a Gadasin – Tra le moto domina Cominotto


Spettacolo, emozioni e sorprese ieri all’Italian Baja, seconda prova della Coppa del Mondo Fia Cross Country Rallies, che si conclude oggi dopo oltre 300 chilometri di percorso cronometrato.

 

Il polacco Marek Dabrowski su Toyota Hilux Overdrive, primo nel prologo di venerdì (Memorial Claudio “Caco” Azzaretti) e in testa al termine del primo giro sui settori selettivi di Pasch (44 km) e Cosa (19), ha dovuto cedere il comando al russo Boris Gadasin con il suo G-Force Proto, autore di una rimonta decisa e costante culminata con il miglior tempo nel crono finale. Lo “zar” di San Pietroburgo, già vincitore dell’Italian Baja nel 2007, 2009 e 2011, ripartirà oggi con un vantaggio di 21’’ sul saudita Yazee Al-Rajhi con un’altra Toyota Hilux Overdrive, capace a sua volta di superare il compagno di squadra Dabrowski, ora terzo a 24’’. Giù dal podio provvisorio le due Mini All4 Racing del team X-Raid: il polacco Martin Kaczmarski è quarto a 1’27’’ tallonato a soli 3’’ dal collega russo Vladimir Vasilyev. 

 

Un distacco di 2’34 dalla vetta relega il brasiliano Reinaldo Varela in settima posizione, difficile per lui bissare il successo 2013. Stranieri in grande evidenza secondo tradizione della gara, e primo degli italiani Elvis Borsoi con un Mitsubishi Pajero di Gruppo T2, i veicoli derivati dalla serie. Molto complicata la gara del campione in carica Lorenzo Codecà con il Suzuki Grand Vitara ufficiale. Una foratura e guai a un sensore causa passaggio sui guadi l’hanno costretto a viaggiare di conserva e a fine giornata il suo distacco da Borsoi è superiore ai 17’. Decisamente peggio è andata al giovane Andrea Dalmazzini con l’altro Grand Vitara di Suzuki Italia, che per un guasto alla frizione ha dovuto saltare due prove finendo in coda al gruppo. Tra i più delusi Miki Biasion, al volante di un Mitsubishi L200 di Ralliart. L’ex bicampione del mondo rally è stato perseguitato dal radiatore in panne, accumulando ritardi e penalità abissali. Ormai la sua gara è una passerella tra tifosi che ancora lo seguono con immutato affetto.

 

MOTO E QUAD. Tutti ad attendersi la replica del film 2013, con il pordenonese Alessandro Ruoso ora in sella a una Honda capace di mettere in riga gli avversari a due ruote. Invece il protagonista assoluto ieri e venerdì è stato Vanni Cominotto su Yamaha Wr 450, un altro dei biker friulani che vanno fortissimo non solo sui tracciati di casa (lui abita a Dignano, comune lambito dalla corsa).

 

La gara valida per la Coppa del Mondo Fim Bajas ha avuto un intermezzo spiacevole a causa dell’incidente capitato all’esperto Alberto Basso su Honda Crf 450. Una caduta rovinosa sui guadi del Meduna ha procurato qualche allarme, poi rientrato in serata. Cominotto ha chiuso la tappa al comando con un vantaggio già cospicuo su Ruoso (a 2’22’’) e sul polacco Jakub Przygonski (a 3’28’’), ma la seconda e conclusiva tappa odierna potrebbe riservare altre sorprese. In evidenza tra i quad Stefano Biscontin su Yamaha 450 Yzf del team Mgm con un totale di 1:20’51’’, davanti al polacco Kamil Wisniewski. Nella contaminazione di classifiche tra Mondiale, Europeo e Italiano, Przygonski comanda la classifica continentale davanti al ceco Gottvald Zdenek, terzo Simone Toro, migliore dei quaddisti.

 

Carlo Ragogna Ufficio Stampa italian Baja

 

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