Italian Baja 2018


Super Przygonski domina e va in fuga


Il polacco con la Mini X-Raid ha scavato un solco netto tra sé e gli avversari. Se nella Super Special Stage di venerdì pareva prematuro azzardare il poker di vittorie dello “Zar” Boris Gadasin con un’aperitivo di soli 8,12 km nel greto del Meduna, ieri i tre passassi sul settore selettivo “Valvadrom” di 86,85 km hanno chiarito le forze in campo, con un dominio assoluto di Jakub Przygonski su Mini John Cooper Works Rally del team ufficiale X-Raid (tempo totale 3:14’03’’4).

 

Il polacco di Marki, cittadina a ridosso della capitale Varsavia, ha fatto segnare sempre il miglior tempo assoluto (1:04’22, 1:01’41’’, 1:00’55’’) con il ceco Martin Prokop su Ford F-150 Evo di Mp-Sports sempre secondo, accumulando un divario di 2’40’’4 al termine della prima tappa. Margine importante, ma il migliore di tutto il resto della truppa, considerando che il connazionale Miroslav Zapletal pure su Ford F-150 ha chiuso terzo provvisorio a 8’41’’2. Qualche problema per Vladimir Vasilyev su Mini Coope Countryman del G-Energy Team sponsorizzato Gazprom. Noie meccaniche e una foratura, quarto a 8’47’’4 con possibilità di risalire sul podio oggi, affrontando i due settori selettivi “San Lorenzo” di 87’41 km con una strategia di recupero.

 

Problemi di motore sul G-Force Bars imbarcando acqua nei guadi e pure due forature per Gadasin che si ritrova quinto a 12’21’’3, insidiato a soli 0’’3 dal compagno di squadra Andrey Novikov. Soddisfazione, invece, per Lorenzo Codecà e Suzuki Italia con il Grand Vitara di Emmetre Racing piazzato settimo assoluto a 22’45’3 dalla vetta, ma nettamente primo degli italiani in lotta per lo scudetto cross country rally. Tanto più che alle sue spalle si ritrova a sorpresa il novarese Andrea Alfano con il Suzuki Ddis leader di T2 e del Challenge, davanti a al compagno in Emmetre Andrea Tomasini. La graduatoria tricolore vede Claudio Petrucci quarto assoluto, secondo del T2 e del Challenge, e staccatissimo in fondo Elvis Borsoi, nero come la pece. Problemi al cambio della sua Mini One gli hanno compromesso praticamente ogni possibilità di successo, però oggi la seconda tappa che ha identico coefficiente 2 della prima potrebbe raccogliere punti di sopravvivenza per il sogno scudetto.

 

Ecatombe tra i Side by Side, con Amerigo Ventura “nomen omen” in navigazione solitaria. Il suo Quaddy Yamaha si è tenuto lontano dai guai. Ribaltamenti e guasti hanno rovinato gli esemplari di Christian Mazzer e Pier Bardotti che hanno timbrato ai controlli orari per rimanere in gara, sperando in un miracolo ieri sera all’assistenza. Unico a caracollare dietro a Ventura il Can-Am di Fabrizio Pietranera, colpito ma non affondato.

 

Carlo Ragogna Ufficio Stampa italian Baja

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