Italian Baja in formato Artugna Race



13 Marzo 2021

Presentata oggi ad Aviano un’edizione di rilancio ricca di sorprese


13 marzo 2021_ Finalmente svelato il nuovo Italian Baja International in formato “Artugna Race”. Perché la corsa organizzata dal Fuoristrada Club 4x4 Pordenone, grazie al sostegno e all’impulso delle Amministrazioni comunali di Aviano, Budoia, Fontanafredda e Polcenigo, lambirà il torrente della pedemontana e tornerà protagonista del risveglio “motoristico” primaverile. Questa mattina ad Aviano c’è stata la presentazione ufficiale, salutata con particolare favore dai sindaci Ilario De Marzo Zompit, Ivo Angelin, Mario Della Toffola, Michele Pegolo, e dagli amministratori di Interporto Pordenone, il presidente Silvano Pascolo e l’amministratore delegato Giuseppe Bortolussi. Appuntamento fissato a venerdì prossimo 19 marzo, ore 14, per l’inizio delle operazioni preliminari con base all’Interporto dove sarà allestito l’intero quartiere generale della corsa. Verifiche sportive in formato smart, verifiche tecniche dei veicoli con il solo personale addetto. In serata scelta dei numeri di partenza per i primi 10 concorrenti e breafing con il direttore di gara. Sabato 20 marzo la partenza dall’Interporto alle ore 9:15. L’unico settore selettivo “Artugna” di 30,25 km su fondo sterrato e compatto, verrà percorso per tre volte con start in zona industriale a San Giovanni di Polcenigo (ore 10:00, 12:30, 15:00) e fine prova ad Aviano in via del Menegoz. Rientro dopo ogni giro all’Interporto per il parco assistenza e a fine giornata per la doppia cerimonia di premiazione con inizio alle 18. Infatti l’Italian Baja International Artugna Race è prima gara del Campionato Italiano Cross Country e dell’Italiano Ssv, che suddivide in classifiche separate i fuoristrada con preparazione T1 (prototipi) e T2 (derivati dalla serie), e i “side by side vehicles” con preparazione T3 (prototipi) e T4 (derivati dalla serie). Questi ultimi sono i tubolari leggeri che hanno rilanciato la specialità grazie a prestazioni esaltanti e spettacolari, unite a costi di gestione contenuti.

 

 

Ilario De Marco Zompit, sindaco di Aviano

L’idea di un Italian Baja sul nostro territorio ha trovato subito consenso anche nei comuni limitrofi con i con cui noi vogliamo proporci a una platea non solo nazionale, ma internazionale. Questa competizione è un modo per farci conoscere e dare una risposta positiva dopo un lungo periodo di grandi difficoltà e che purtroppo non si è ancora concluso. Riteniamo che il nostro territorio pedemontano abbia risorse e potenzialità incredibili, le quali meritano sviluppo attraverso uno sforzo condiviso”.

 

 

Corrado Della Mattia (Aci Pordenone), presidente Comitato Organizzatore

Porto il saluto del presidente nazionale Aci, Angelo Sticchi Damiani. Ringrazio i sindaci che hanno accolto la nostra proposta. Si è chiusa una stagione negativa anche per lo sport, ma grazie alla volontà e all’impegno di Mauro Tavella e dei suoi collaboratori, una manifestazione come l’Italian Baja rappresenta una formidabile occasione di rilancio per il nostro territorio. Avverto il gradimento delle Amministrazioni, che fanno squadra come si fa nello sport, anche spiegando alla gente il significato di un evento di così grande impatto, seppure non pienamente sfruttabile viste le restrizioni ancora in atto. Dobbiamo lavorare assieme per promuovere una rinascita che può partire anche dallo sport”.

 

 

Ivo Angelin, sindaco di Budoia

Ci sono degli aspetti positivi anche di dettaglio, come la scelta del nome Italian Baja International Artugna Race che premia in particolare il nostro ambito e i colori del logo che richiamano un vincente come Valentino Rossi, simbolo oltretutto di caparbietà e passione indomabile per lo sport. Purtroppo anche degli aspetti negativi legati al fatto che l’emergenza Coronavirus ci impedisce tutta una serie di attività collaterali che potevamo imbastire attorno e con la corsa. Inoltre è impedito l’accesso al pubblico, e questo fa mancare il clima di festa che sempre accompagna queste sfide motoristiche. Su di un altro piano, sono convinto si possano trovare i giusti equilibri tra ambiente e attività di sviluppo del territorio, con eventi come l’Italian Baja che lo fanno conoscere e veicolare in una platea vastissima. A breve partiremo con la Magnifica Comunità di Montagna e anche questa gara servirà a dare visibilità”.

 

 

Silvano Pascolo, presidente Interporto Centro Ingrosso di Pordenone
Ringrazio Mauro Tavella per averci coinvolto in questa importante iniziativa, sappiamo che non ha sempre avuto vita facile nei rapporti con il territorio. Ma oggi ho ascoltato parole importanti ed equilibrate da parte dei sindaci, che vedono questa gara come opportunità e occupazione temporanea per il territorio che penso possa essere sopportata dai residenti e dai non appassionati dei motori, pensando ai ritorno promozionali per il contesto generale. Vi chiederete come mai l’Interporto? Il territorio deve fare squadra, sono le squadre che vincono e noi dobbiamo lavorare assieme in coesione. Interporto vuole esserci e dare supporto, perché è un valore aggiunto per la nostra impresa, anche noi abbiamo l’esigenza di farci conoscere a un pubblico sempre più vasto. Non siamo solo binari, centro di smistamento del traffico, ma un centro a disposizione della comunità e di tutte le iniziative che fanno crescere e sviluppare la nostra realtà territoriale. I nostri predecessori si sono formati in una multinazionale come la Zanussi, avendo dei rapporti e una formazione senza confini che altrimenti sarebbe stata impensabile. Quindi con questa eredità dobbiamo proseguire, facendo squadra anche per uscire dalla crisi con ragionevolezza e se tutti siamo convinti dei risultati che vogliamo ottenere”.

 

 

Mario della Toffola, sindaco di Polcenigo

“Non sono mai d’accordo con coloro che dicono che a Pordenone siamo piccoli. In realtà dobbiamo pensare da grandi, e Italian Baja è un elemento di consapevolezza per pensare in grande per il nostro territorio. Del resto anche Interporto rappresenta una grande risorsa per le imprese di raggiungere il mondo. Voglio ricordare che nella nostra ex provincia abbiamo 7 dei 14 borghi più belli d’italia annoverati nella regione Friuli Venezia Giulia e abbiamo due siti patrimonio Unesco, perciò dobbiamo trasmettere questo orgoglio anche ai nostri concittadini.

Le manifestazioni motoristiche sono una vetrina verso il mondo di quello che noi siamo, un territorio importante, una magnifica comunità di montagna ribadisco con un patrimonio Unesco come il sito palafittico del Palù di Livenza che si estende tra Polcenigo Caneva. Non dobbiamo aver paura, gli sport motoristici non sono nemici dell’ambiente, che si può rispettare anche correndo in macchina, facendo manutenzione delle strade, dando un segnale forte di consapevolezza e di rispetto. Un giorno di gara non pregiudica nulla, ma invece dà un segnale di risveglio, di energia, e noi siamo contenti di poter contribuire a un momento di rilancio con la nostra disponibilità all’Italian Baja che ha certificato Artugna nella propria denominazione”.

 

 

Mauro Tavella, fiduciario provinciale Acisport
Per questa gara abbiamo predisposto il “protocollo Covid” come stabilito dalla Federazione, con Covid manager Alessandro Moro che è il presidente del Fuoristrada Club 4x4 Pordenone, nonché membro del consiglio direttivo dell’Aci di Pordenone. Tutti coloro che saranno coinvolti nell’Italian Baja, nessuno escluso, quindi anche semplici accompagnatori, saranno schedati e muniti di apposito braccialetto di riconoscimento, in pratica un pass che conente l’accesso a delle zone controllate e presidiate. In un tavolo tecnico con il Questore è stato chiarito che anche in zona rossa è possibile disputare la gara, in quanto competizione di livello nazionale, tanto più che stiamo parlando di Italian Baja International Artugna Race”. Abbiamo siglato una convenzione con un quotato ristorante per il servizio di mensa Covid free al cento per cento. E’ stato lanciato l’hashtag #ripartiamoinsieme ripreso anche dai banner di pubblicità della gara, è questo il nostro mantra per ricominciare a correre. Tanto più che siamo sempre affezionati ai fiumi e il torrente Artugna è un segnala di riconoscimento per noi. Fatemi dire: che bello riportare i motori nelle nostre campagne!”.

 

Michele Pegolo, sindaco di Fontanafredda

I miei complimenti all’organizzazione, oggi ci rendiamo conto di quanto è stato lavorato alacremente e con un forte senso di condivisione. Mi piace ricordare una frase famosa:

da soli si va più veloci ma insieme si va più distanti! Per cui facciamo squadra e cogliamo l’occasione di far conoscere il nostro territorio fuori dai nostri confini. A volte non siamo conosciuti perché non abbiamo la mentalità di promuoverci, ma l’Italian Baja è un’opportunità. La gente ha capito che lo sport non è solo dentro dei recinti come i campi di calcio, ma anche all’aperto e su vasti spazi. Non roviniamo la campagna per una giornata di gara, ma facciamo conoscere dove siamo e come siamo messi, e diciamo ai nostri concittadini di sopportare il piccolo disagio della chiusure delle strade per qualche ora, considerato il ritorno importante per l’intera comunità”.

 

 

Danilo Signore, assessore allo sport e all’ambiente di Aviano

“Grazie per la scelta del nostro territorio. Sono assessore anche all’ambiente e mi preme sottolineare, per quanti credono che queste manifestazioni provocano solo danni e disagi, che abbiamo visionato il percorso, siamo sicuri non ci saranno problemi di sorta, e comunque ci attiveremo perché sia realizzata dopo la corsa l’immediata sistemazione delle strade campestri. In un periodo così critico, questo evento porta lo sport al centro dell’attenzione e rappresenta un rilancio anche emotivo”.

 

 

INTERPORTO GIUSEPPE BORTOLUSSI

Nella mia esperienza di imprenditore e amministratore mi sono abituato a sentire sempre tanti no, no di qua, no di là, a subire situazioni di stallo e di chiusura. Perciò assistere oggi a una riunione, a una presentazione con una simile congiunzione d’intenti e di propositi mette soddisfazione e fa nascere buoni auspici. Quando Mauro Tavella ha detto a me e al presidente Silvano Pascolo che intendeva spostare la gara in pedemontana, ho pensato che sarebbe stata dura avere i permessi, ma che lavorando assieme ce la possiamo fare. Perché unire sport, territorio ed economia è possibile. Se penso che Interporto Pordenone da una desolata landa è diventato un motore per la ns imprenditoria, e che adesso raccogliamo i frutti di un lavoro intenso e partito da lontano, trovo che l’Italian Baja è anche una nostra bandiera per farci ulteriormente conoscere, con lo sport che può arricchire i nostri momenti di svago. Aggiungo che questo non è un momento banale, siamo in un frangente epocale e Tavella è un vero outsider che crede fortemente nelle sue idee e nelle sue iniziative e ha dimostrato grande affidabilità. Mi piacciono le immagini bibliche e allora concludo che noi insieme possiamo impastare un pane comune che dia energia alla nostra comunità”.

 

Mauro Tavella, promoter Italian Baja

Siamo una grande squadra, io sono la punta dell’iceberg, l’ariete, un discreto motivatore, ma posso contare su persone con un elevato senso di responsabilità. Questa estate, ancora sconcertati dalla pandemia e amareggiati dal forzato rinvio della nostra gara, ci siamo inventati il Drive-In all’Interporto, trovando dei partner istituzionali formidabili come Pascolo e Bortolussi, con cui iniziare un percorso comune. Ciò non significa che dimentichiamo la Fiera di Pordenone, per anni la nostra casa accogliente e straordinaria. Ma non potevamo prenotarla in epoca Covid e vedremo in futuro se ci saranno altre condizioni. Per quanto riguarda il prossimo weekend di gara, segnalo che le verifiche sportive sostanzialmente non si fanno più, burocrazia eliminata dal Covid, almeno una cosa per cui considerarlo in modo positivo. Per equipaggi vale l’autocertificazione al posto dell’esibizione di una sfilza di documenti, mentre il ritiro dei documenti di gara verrà effettuato da un solo esponente per team. Le verifiche tecniche saranno effettuate in ambiente isolato, con sola presenza dei verificatori e del concorrente. Le assistenze saranno dislocate ai lati del centro direzionale Interporto. Tutto concentrato, tutto facilmente raggiungibile e fruibile. Per quanto riguarda il settore selettivo Artugna di 30,25 km, saranno 73 i commissari sportivi nel complesso dislocati nelle postazioni di sicurezza. Tutti gli accessi al tracciato saranno chiusi e presidiati. Poiché è previsto l’attraversamento della strada provinciale, sarà chiuso al traffico normale dalle 9 alle 17 di sabato 20 marzo con tre finestre di apertura da 45 minuti. E’ stato individuato un tratto a velocità controllata, max 30 km/h, all’altezza del Golf Club di Castello di Aviano, per 510 metri. Prevista inoltre una chicane di rallentamento a 100 metri dalla base aerea di Aviano, dove si arriva a grande velocità al termine di un tratto rettilineo per poi svoltare e proseguire costeggiando la recinzione dell’area militare. Ricordo che sono assolutamente vietate le ricognizioni sul percorso e che le polizie municipali effettueranno una rigorosa vigilanza. Infine la doppia cerimonia di premiazione con format Fia, un test per il nostro appuntamento iridato di settembre”.

 

 

Lorenzo Codecà, vincitore Campionato Italiano Cross Country 2020

L’impressione è quella di un percorso molto, molto veloce, visto il fondo compatto e le caratteristiche di linearità. Si raggiungeranno velocità di punta elevate, speriamo di divertirci tutti”.

 

 

Amerigo Ventura, vincitore Coppa Acisport Ssv 2021
E’ sempre un piacere tornare qui a correre, il contesto è molto stimolante. Certo noi speravamo in qualcosa di un po’ più accidentato, per sfruttare l’agilità dei nostri mezzi. Invece il tracciato è fatto di tante linee dritte con inversioni a gomito e bisognerà carburare forte perché gli Ssv sono limitati a 130 km orari da regolamento”.

 

Andrea De Luna, pilota locale
“Il percorso è per me una grande e graditissima sorpresa, perché confina con i miei terreni di proprietà e perché qui mi sono formato rallysticamente, tanto più vincendo due edizioni del Rally Day della Serenissima. Dovrei perciò ammettere che le strade mi sono amiche, ma faccio gli scongiuri, sarò al debutto con un side by side e avrò quindi tanto da imparare. Ma l’obiettivo era esserci a tutti i costi e con qualsiasi mezzo, per noi piloti e organizzatori la ripartenza delle gare aiuta lo spirito, il nostro animo, e penso valga anche per il pubblico, quando potrà tornare ad assistere. Intanto, con i mezzi tecnologici moderni, sarà comunque possibile seguire la gara”.

 

Carlo Ragogna Ufficio Stampa Italian Baja

 

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